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La dieta perfetta ammette solo alcuni cibi... fake!

Siamo ancora alle solite!

“ il burro aumenta il colesterolo, i dolci mai più, i legumi gonfiano, la carne di maiale è veleno, il pane fa ingrassare, proibito mangiare pasta alla sera, acqua zenzero e limone sono detox…”


I pseudo esperti dell’alimentazione divulgano le solite diete smart, quelle che ruotano su pochi cibi socialmente accettati in quel momento storico. Negli anni settanta andavano di moda le mozzarelle light, le carote, la margarina, i grissini di segatura. Oggi abbiamo il salmone, l’avocado, i broccoli, il pane lowcarb, i semi, la curcuma… puntualizzo, vanno bene, ma non bastano per creare un’alimentazione completa e sontenibile nel lungo periodo .

I modelli di diete prescrittive con elenchi di cibi permessi sott’intendono che tutto ciò che non è incluso è proibito.

Si tratta di concetti pericolosi che si cristallizzano nella testa delle persone prive di strumenti e di tempo per cercare l’attendibilità delle informazioni e dei loro divulgatori. Pericolosi perché creano ignoranza, paure ingiustificate e coloro che non riescono ad adottare regimi così rigidi sviluppano un senso di inadeguatezza che li porta ad abbandonare qualsiasi progetto di cura sul nascere, perché credono che il fallimento dipenda dalla loro, personale, mancanza di forza di volontà piuttosto che da una dieta che non è praticabile nel lungo periodo.

Come nutrizionisti abbiamo certamente il dovere di basarci sulle indicazioni di linee guida per una sana alimentazione elaborate a partire da studi epidemiologici sulla popolazione presa in esame mettendo in luce quali siano le abitudini da cambiare, e sulla base delle conoscenze che via via migliorano negli anni con il progredire delle evidenze scientifiche. Per questo dobbiamo offrire un ampio spettro di alimenti e insistere su certi gruppi di alimenti. Tuttavia non dobbiamo dimenticare il contesto culturale in cui viviamo, e normalizzare la dieta per renderla sostenibile nel lungo periodo è un faticoso lavoro che deve includere tutto: conoscenze dei nutrienti, cultura, ambiente, biologia, aspetti psicologici e tanto altro. Non è riducibile a una lista di alimenti.


Postare pietanze differenti ogni giorno, che includono anche i cibi “proibiti” delle diete smart, in un modo che ne sott’intenda una giusta frequenza di consumo come il titolo “la crostata della domenica” è un modo per abbattere certe scemenze a cui si attaccano i creduloni.

#dietafake #obesità #disturbialimentari



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